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Disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni

Decreto-Legge 14 marzo 2025, n. 25

Indice

Quali sono le principali misure urgenti delineate nel decreto-legge per il reclutamento nella pubblica amministrazione?

Le principali misure urgenti in materia di reclutamento nella pubblica amministrazione delineate nel decreto-legge includono diverse novità e modifiche normative, come indicato nelle fonti:

Reclutamento di giovani diplomati ITS in Area Funzionari:

Il decreto prevede che Comuni e Città metropolitane possano destinare fino al 10% della loro capacità assunzionale al reclutamento di soggetti in possesso di diplomi di specializzazione rilasciati dagli Istituti tecnologici superiori (ITS Academy) o diplomi strettamente conferenti ai profili tecnici banditi. Questa percentuale si aggiunge al 20% già destinabile all’assunzione di giovani con contratti di apprendistato e un ulteriore 20% con contratti di formazione lavoro.

Stabilizzazione di assistenti sociali:

Viene differito a tutto il 2025 il termine per l’applicazione delle misure relative alla stabilizzazione del personale precario contenute nel D.Lgs. n. 75/2017, con riferimento agli assistenti sociali assunti a termine e finanziati dalla Legge di bilancio 2018.

Nuova disciplina della mobilità propedeutica ai concorsi:

L’articolo 30 del D.Lgs. n. 165/2001 viene riformato, prevedendo che le amministrazioni (ad eccezione della Presidenza del Consiglio dei Ministri) destinino non meno del 15% delle facoltà assunzionali a procedure di mobilità, dando priorità all’immissione in ruolo di dipendenti provenienti da altre amministrazioni in comando o fuori ruolo, appartenenti alla stessa area funzionale, che abbiano fatto domanda di trasferimento dopo almeno 12 mesi di servizio e con valutazione positiva. L’applicazione di questa nuova disciplina sarà obbligatoria a partire dal 2026, con una fase transitoria nel 2025. In caso di mancata attivazione delle procedure di mobilità, le facoltà assunzionali per l’anno successivo saranno ridotte del 15% e i comandi in essere cesseranno.

Reclutamento dei dirigenti dello Stato:

Vengono ridefinite le modalità di reclutamento dei dirigenti dello Stato, delle agenzie e degli enti pubblici non economici, con la possibilità per Comuni e Città metropolitane di rivolgersi al Dipartimento della funzione pubblica e avvalersi della Commissione RIPAM per le proprie procedure concorsuali dirigenziali.

Applicazione di precedenze e preferenze nelle graduatorie concorsuali:

Vengono disciplinate in modo organico le modalità di applicazione di precedenze, preferenze e riserve da parte delle commissioni di concorso, con chiarimenti sugli obblighi di trasparenza e su quando una graduatoria si intende utilmente scorsa.

Interpretazione autentica dei concorsi pubblici:

Viene ribadito il principio che il concorso è lo strumento ordinario e prioritario per il reclutamento, con la conseguente necessità di immettere in servizio tutti i vincitori prima di avviare nuove procedure.

Riserve di posti nei concorsi pubblici:

Si specifica che la riserva di posti non superiore al 40% per il personale assunto a tempo determinato con modalità speciali PNRR riguarda solo il personale non dirigenziale.

Supporto ai Comuni medi e piccoli per i concorsi:

Vengono incrementate le risorse a disposizione di Formez PA per supportare lo svolgimento dei concorsi pubblici nei Comuni medi e piccoli.

Utilizzo di graduatorie vigenti:

Le amministrazioni, previa verifica e in presenza di profili professionali sovrapponibili, possono reclutare personale a tempo determinato o indeterminato utilizzando proprie graduatorie vigenti o, previo accordo, quelle di altre amministrazioni.

Deroga al limite di utilizzo delle graduatorie 2024-2025:

Alle graduatorie dei concorsi approvate nel 2024 e 2025 non si applica il limite di cui all’articolo 35, comma 5-ter, quarto periodo, del D.Lgs. n. 165/2001.

Concorsi unici tramite RIPAM:

Il Dipartimento della funzione pubblica può organizzare concorsi pubblici unici, anche per specifiche professionalità o singole amministrazioni, avvalendosi della Commissione RIPAM.

Fondo per il contributo finanziario ai piccoli Comuni:

Vengono riassegnate, nell’ambito dello stesso esercizio finanziario, le risorse non utilizzate e restituite dai Comuni per le assunzioni a tempo determinato PNRR e per il trattamento economico del segretario comunale, seguendo l’ordine di graduatoria. Tuttavia, l’ANCI evidenzia delle criticità su questa misura, ritenendola inattuabile senza correttivi o chiarimenti.

Queste misure mirano a rendere più attrattiva la pubblica amministrazione per i giovani, a superare il precariato, a riformare le procedure di mobilità e reclutamento, e a fornire supporto agli enti locali nelle loro esigenze di personale.

Entro quale data è differito il termine per stabilizzare assistenti sociali?

Il termine per l’applicazione delle misure relative alla stabilizzazione del personale precario, con riferimento agli assistenti sociali assunti con contratto a termine e finanziati con le risorse stanziate dal comma 200 della Legge di bilancio 2018 (l. n. 205/2017), è differito a tutto il 2025. Nello specifico, l’Articolo 2, comma 3 del D.L. n. 25/2025 accoglie una specifica richiesta dell’ANCI prevedendo questo differimento.

Per quali anni è disapplicato l’obbligo di limitare gli idonei in graduatoria?

L’obbligo di limitare il numero degli idonei in graduatoria è disapplicato per tutte le graduatorie dei concorsi per il reclutamento di personale nelle amministrazioni pubbliche approvate negli anni 2024 e 2025. Questa misura è stata introdotta con il comma 9 dell’articolo 4 del decreto-legge e accoglie una specifica richiesta dell’ANCI. La disapplicazione riguarda il limite previsto dall’articolo 35, comma 5-ter, quarto periodo, del D.Lgs. n. 165/2001, che normalmente imporrebbe di limitare il numero degli idonei al 20% dei posti messi a concorso. L’obiettivo di questa deroga è ridurre gli oneri adempimentali per i Comuni in una fase delicata caratterizzata dalla scarsa attrattività dell’impiego negli enti locali.

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