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Esercizi pubblici

Linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo

Indice

Premessa

Il documento presenta le linee guida del Ministero dell’Interno italiano per la prevenzione di atti illegali negli esercizi pubblici. Queste linee guida, emanate nel gennaio 2025, promuovono la cooperazione tra gestori e forze di polizia tramite accordi provinciali. Gli accordi prevedono misure preventive come videosorveglianza e codici di condotta per i clienti, con incentivi per gli esercenti collaborativi. Vengono specificate le tipologie di esercizi coinvolti e i criteri per l’adesione degli esercenti. Infine, si definiscono i meccanismi di monitoraggio e valutazione dell’efficacia delle misure.

Quali sono i soggetti che stipulano l’accordo?

L’accordo per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici è stipulato a livello provinciale tra il prefetto e le organizzazioni maggiormente rappresentative dei gestori di esercizi pubblici.

Questi accordi, una volta conclusi a livello provinciale, permettono ai singoli esercenti di aderire al sistema, accettando integralmente le condizioni previste, senza possibilità di modifica.

Inoltre, le linee guida menzionano che i risultati attesi in termini di prevenzione dei fenomeni illegali e gli effetti premiali a beneficio dei gestori dipendono dall’impegno delle associazioni rappresentative del settore, suggellato con la sottoscrizione degli strumenti pattizi territoriali e il loro rispetto.

Quali misure preventive sono previste per gli esercizi pubblici?

Le linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica negli esercizi pubblici prevedono una serie di misure preventive che i gestori devono adottare, basate sulla cooperazione con le Forze di polizia. Queste misure sono incluse negli accordi stipulati a livello provinciale tra il prefetto e le organizzazioni rappresentative dei gestori.

Ecco le principali misure preventive previste:

  • Installazione di sistemi di videosorveglianza: Gli esercizi pubblici devono installare sistemi di videosorveglianza all’esterno, in particolare nelle vie di accesso e uscite di sicurezza. Questi impianti devono essere gestiti dai titolari o da istituti di vigilanza privata nel rispetto della riservatezza. In alcuni casi, si può valutare l’esenzione per attività “di vicinato”, mentre non sono esonerate le strutture che offrono spettacoli o gestiscono scommesse e giochi leciti. I filmati devono essere conservati per il periodo massimo consentito dalla legge e messi a disposizione delle Forze di polizia quando necessario.
  • Rispetto delle norme sulla somministrazione di alcolici: Gli esercenti devono rispettare le leggi sulla somministrazione e il consumo di alcolici, specialmente nella fascia oraria tra le 24:00 e le 7:00, durante la quale è consentito solo all’interno dei locali e delle pertinenze.
  • Rispetto delle ordinanze sindacali: È necessario assicurare il rispetto delle ordinanze sindacali in materia di vendita e somministrazione di alimenti e bevande.
  • Adozione del “Codice di condotta” dell’avventore: I gestori devono definire regole di comportamento per i clienti, affiggendo un “codice di condotta” all’interno del locale e pubblicizzandolo online. Questo codice deve includere divieti come l’introduzione di armi improprie, sostanze irritanti, stupefacenti o alcolici non somministrati nel locale, nonché l’obbligo di non danneggiare i dispositivi antincendio, non ostacolare le uscite di sicurezza e di non abbandonare rifiuti. La violazione di queste regole può comportare il rifiuto di somministrazione da parte dell’esercente.
  • Misure a tutela dei minori: Gli esercenti devono osservare i divieti sulla somministrazione di bevande alcoliche ai minori e impedire l’accesso di questi ultimi agli apparecchi automatici da gioco. Devono identificare i minori chiedendo un documento e seguire le normative relative ai meccanismi di controllo degli accessi al gioco. Si suggerisce anche l’uso di timbri identificativi per i minorenni.
  • Segnalazione tempestiva alle Forze di polizia: I gestori devono segnalare tempestivamente situazioni di illegalità o pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, collaborando con le Forze di polizia anche in occasione di eventi a rischio. La collaborazione con i Corpi di Polizia locale è altresì valorizzata.

Per gli esercizi che offrono spettacoli o trattenimenti, sono previste ulteriori misure:

  • Impiego di personale qualificato per i servizi di controllo: Si richiede l’impiego di personale qualificato, come previsto dalla legge 15 luglio 2009, n. 94, e dalle normative regionali. È stabilita anche una quota massima di personale non iscritto negli elenchi specifici per i servizi di controllo, pari al 25%.
  • Individuazione di un “referente della sicurezza”: Ogni locale deve avere un referente della sicurezza, il cui nominativo va comunicato alle autorità. Questa figura funge da punto di contatto con le Forze di polizia per comunicazioni attive e passive. Si suggerisce l’utilizzo di un indirizzo PEC dedicato a queste comunicazioni.

Questi impegni, se rispettati, possono portare a meccanismi premiali per gli esercenti “virtuosi”, che vedono una riduzione del carico di responsabilità nell’applicazione dell’art. 100 del TULPS.

Quali sono i meccanismi premiali per gli esercenti?

I meccanismi premiali per gli esercenti “virtuosi” sono un aspetto fondamentale delle linee guida per la prevenzione degli atti illegali e di situazioni di pericolo negli esercizi pubblici. Questi meccanismi sono strettamente legati all’adesione agli accordi stipulati a livello provinciale e al rispetto integrale e puntuale delle misure preventive previste. L’obiettivo è quello di incentivare la collaborazione tra esercenti e autorità, premiando chi si impegna attivamente per la sicurezza pubblica.

Ecco come funzionano i meccanismi premiali:

  • Valutazione da parte del Questore: Il Questore, nell’ambito delle sue valutazioni per l’eventuale applicazione dell’art. 100 del T.U.L.P.S., deve tenere conto dell’adesione degli esercenti agli accordi provinciali e del loro rispetto delle misure previste.
  • Riduzione della responsabilità oggettiva: L’adesione al sistema di collaborazione pubblico-privato e il rispetto delle linee guida comportano una riduzione del carico di responsabilità oggettiva per l’esercente. Questo significa che, in caso di problemi di ordine pubblico nel locale, la posizione dell’esercente sarà valutata tenendo conto del suo impegno nella prevenzione, e non in modo automatico come se non avesse aderito.
  • Applicazione dell’art. 100 T.U.L.P.S. L’articolo 100 del TULPS consente al Questore di sospendere o revocare la licenza di un esercizio pubblico in caso di tumulti, gravi disordini o pericoli per l’ordine pubblico. L’adesione ai protocolli di sicurezza e il rispetto delle misure preventive possono mitigare l’applicazione di questa norma.
  • Comportamenti virtuosi: Il Questore deve valorizzare i comportamenti “virtuosi” dei gestori, che si pongono in una logica di collaborazione con le autorità di pubblica sicurezza e le Forze di polizia. Questi comportamenti includono:
    • Aver installato sistemi di videosorveglianza adeguati.
    • Aver garantito un’illuminazione adeguata delle aree e dei parcheggi.
    • Aver rispettato le normative sulla somministrazione di alcolici.
    • Aver regolamentato l’accesso e la permanenza nei locali, informando la clientela.
    • Aver rispettato le leggi a tutela dei minori, soprattutto sul divieto di somministrazione di alcolici.
    • Aver segnalato tempestivamente situazioni di illegalità o pericolo e aver collaborato con le forze dell’ordine.
    • Aver incentivato l’impiego di personale qualificato per il controllo.
    • Aver individuato un referente per la sicurezza.
    • Aver favorito la formazione del personale.
  • Principio di proporzionalità: Le valutazioni del Questore devono sempre rispettare il principio di proporzionalità, ovvero le misure restrittive devono essere adeguate all’obiettivo da raggiungere e non eccedere quanto strettamente necessario.

In sintesi, i meccanismi premiali mirano a creare un circolo virtuoso in cui gli esercenti sono incentivati a investire nella sicurezza del loro locale e a collaborare con le autorità, ottenendo in cambio una riduzione del rischio di sanzioni e una maggiore tutela della loro attività.

F.A.Q.

  1. Qual è lo scopo principale del Decreto del 21 gennaio 2025? Il decreto mira ad adottare linee guida nazionali per la prevenzione di atti illegali e situazioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica all’interno e nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici, attraverso la cooperazione tra gestori ed forze di polizia.
  2. Cosa prevede l’art. 21-bis del decreto-legge 113/2018? L’articolo prevede l’individuazione di specifiche misure di prevenzione basate sulla collaborazione tra gestori di esercizi pubblici e forze di polizia, attraverso accordi stipulati a livello provinciale dai prefetti con le organizzazioni di categoria.
  3. Quale ruolo ha la Conferenza Unificata Stato-Regioni, Città e Autonomie Locali in questo processo? La Conferenza Unificata esprime un parere sulle linee guida nazionali prima della loro adozione, assicurando che le esigenze dei diversi livelli territoriali siano prese in considerazione.
  4. Chi sono i soggetti destinatari delle misure di prevenzione? Le misure si rivolgono a tutti i gestori di esercizi pubblici, inclusi locali di somministrazione di alimenti e bevande, stabilimenti balneari, strutture ricettive e sale giochi, nonché locali con attività economiche miste.
  5. Qual è il ruolo del Questore in questo contesto? Il Questore valuta l’adesione e il rispetto delle linee guida da parte dei gestori, anche ai fini dell’applicazione di provvedimenti come la sospensione o revoca della licenza ai sensi dell’art. 100 TULPS.
  6. Quali sono alcuni esempi di misure preventive richieste ai gestori? Le misure includono l’installazione di sistemi di videosorveglianza, il rispetto delle norme sulla somministrazione di alcolici, l’adozione di un codice di condotta per gli avventori e la protezione dei minori.
  7. Cos’è il “Codice di Condotta” dell’avventore e quali obblighi prevede? Il codice di condotta è un documento che elenca regole per gli avventori, come il divieto di introdurre armi o sostanze illecite e l’obbligo di non disturbare la quiete pubblica, il cui rispetto può consentire all’esercente di negare il servizio.
  8. Come vengono valorizzati i gestori “virtuosi”? I gestori che aderiscono agli accordi e rispettano le linee guida possono beneficiare di un trattamento di favore in caso di eventi problematici, con una riduzione del carico di responsabilità oggettiva e l’applicazione di “meccanismi premiali” nella valutazione del Questore.
  9. Cosa si intende per “referente per la sicurezza” e quali sono i suoi compiti? Il referente per la sicurezza è un punto di contatto tra il locale e le forze di polizia, incaricato di comunicare eventi particolari, fornire informazioni e fungere da “sentinella” per segnalare situazioni sospette o irregolarità.
  10. Quale ruolo hanno le organizzazioni di categoria in questo sistema? Le organizzazioni di categoria hanno un ruolo di sensibilizzazione, informazione e stimolo alla collaborazione da parte degli operatori, nonché nella promozione della formazione del personale e nell’organizzazione di campagne di divulgazione.

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