Sicurezza urbana e protocolli operativi: il SULPL invita al rispetto delle competenze istituzionali

🔎 Il fatto

In un recente articolo di stampa, il Segretario Provinciale SIAP Roberto Traverso ha annunciato di aver scritto al Presidente del Municipio VI Medio Ponente Fabio Ceraudo, proponendo l’avvio di un progetto sperimentale per la definizione di protocolli condivisi sulla sicurezza urbana, da avviare a partire dai quartieri più fragili.

Un’iniziativa che, almeno nelle intenzioni, sembrerebbe voler introdurre una nuova forma di collaborazione territoriale in materia di ordine pubblico.


⚠️ Ma è legittimo che un sindacalista sigli protocolli sulla sicurezza?

A fronte di tali dichiarazioni, il SULPL – nel rispetto del ruolo di tutti i soggetti istituzionali – ha ritenuto doveroso precisare un concetto tanto semplice quanto imprescindibile: i rappresentanti sindacali non hanno alcuna competenza diretta o legittimazione formale per sottoscrivere protocolli in materia di sicurezza pubblica.

I protocolli operativi che riguardano l’ordine pubblico e la sicurezza urbana:

  • coinvolgono autoritĂ  di pubblica sicurezza, enti locali e comandi delle forze dell’ordine;
  • richiedono responsabilitĂ  giuridiche e operativitĂ  istituzionale;
  • non possono prescindere da un mandato istituzionale diretto.

Proprio per questo motivo abbiamo trasmesso una lettera formale al Presidente del Municipio VI, con la quale chiediamo di riportare la questione nel corretto alveo istituzionale, evitando sovrapposizioni di ruoli o iniziative senza fondamento giuridico.


📨 Lettera al Presidente del Municipio VI Medio Ponente

đź§­ Conclusione

Come SULPL ribadiamo con forza che il confronto è sempre auspicabile, ma solo se avviene nei luoghi legittimi, tra soggetti titolati e con finalità chiare e condivise. Non si tratta di difendere ruoli, ma di rispettare la cornice istituzionale all’interno della quale si costruisce, giorno dopo giorno, la vera sicurezza urbana.

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