Colleghe e Colleghi,
dopo aver chiesto lumi al vertice politico dell’Amministrazione sulle voci di una imminente e drastica riorganizzazione dei servizi nel Centro Storico, era nostro dovere compiere il passo successivo. L’attesa di una risposta politica, per quanto importante, non può lasciare il personale operativo in un limbo di incertezza, specialmente quando le scadenze indicate dalla stampa parlano di lunedì prossimo.
Per questo motivo, abbiamo protocollato una seconda lettera, questa volta indirizzata al vertice operativo del Corpo, il Comandante Vicario Dott. Manzo Cosimo Fabio.
Dall’Incertezza Politica alla Necessità Operativa
Se la prima comunicazione mirava a verificare la veridicità di un’impostazione politica, questa seconda azione entra nel cuore del problema: la tutela della Vostra sicurezza, della Vostra professionalità e dei Vostri diritti nell’espletamento del servizio quotidiano.
Non possiamo accettare che decisioni di tale portata, apprese da un giornale online, piombino sulla testa degli operatori senza alcuna direttiva formale. Lavorare senza regole d’ingaggio chiare è una condizione inaccettabile che espone il personale a rischi ingiustificati e a possibili conflitti di competenza.
Tre Domande Essenziali per la Nostra Tutela
Nella lettera al Comandante Vicario abbiamo posto tre domande semplici ma non più eludibili, che necessitano di una risposta scritta e ufficiale prima dell’inizio dei turni di lunedì:
- Quali sono le nuove regole di ingaggio? Chiediamo direttive precise e formali che definiscano il perimetro del nostro intervento.
- Quali compiti non ci competono più? Se il modello di “tripartizione” finisce, deve essere chiara la linea di demarcazione con le competenze delle altre Forze dell’Ordine. Sapere cosa non fare è importante quanto sapere cosa fare.
- Quale sarà l’impatto economico? Un cambio di mansioni e responsabilità deve necessariamente passare da una chiara definizione delle conseguenze su indennità e voci retributive. La trasparenza è un obbligo.
Il Paradosso: Più Compiti su un Territorio più Vasto?
Abbiamo evidenziato al Comando quello che appare come un palese paradosso: da un lato, la stampa parla di un depotenziamento del ruolo della Polizia Locale nella sicurezza generale; dall’altro, le vengono affidati compiti esclusivi e gravosi (decoro, degrado, indagini “codice rosso”) su un’area di fatto triplicata. Si rischia un aumento del carico di lavoro e delle responsabilità, senza il relativo riconoscimento giuridico ed economico.
È una situazione che, se confermata, non siamo disposti ad accettare.
Attendiamo una risposta chiara e, soprattutto, disposizioni scritte. La nostra vigilanza è massima e continueremo ad aggiornarvi su ogni sviluppo. La tutela del personale viene prima di tutto.