Colleghe e Colleghi, l’analisi dell’ultima newsletter pubblicata dall’ARAN offre un quadro complesso del panorama contrattuale nel pubblico impiego, fatto di luci e di ombre. Se da un lato si registrano positivi avanzamenti in altri settori, dall’altro emerge con forza la nostra più grande e attuale preoccupazione: lo stallo che blocca il rinnovo del contratto per il comparto Funzioni Locali 2022-2024. È una situazione di incertezza che si protrae da troppo tempo e che richiede una profonda riflessione da parte di tutti gli attori coinvolti.
La Trattativa in Stallo: Analisi di una Fase Complessa
La trattativa per il nostro rinnovo si trova in una fase di blocco negoziale. È evidente che esista una distanza tra le richieste sindacali e le risorse economiche che l’ARAN, in base al suo mandato, ha messo a disposizione. Le proposte dell’Agenzia, che prevedono aumenti medi lordi di circa 158 euro per i funzionari e 145 euro per gli istruttori, sono un punto di partenza su cui si è aperto un dibattito. La nostra preoccupazione, come organizzazione sindacale, è che tali cifre possano non essere sufficienti a ristorare pienamente i lavoratori dalla forte spinta inflattiva che ha caratterizzato il triennio di riferimento.
La conseguenza più allarmante di questa impasse è il rischio, sempre più concreto, che l’entrata in vigore del contratto possa slittare al 2026. Un simile scenario penalizzerebbe esclusivamente i dipendenti, che attendono da tempo il giusto riconoscimento economico e normativo. Crediamo sia indispensabile, come affermato anche dal presidente Naddeo, “trovare un punto di equilibrio” attraverso un dialogo responsabile, con l’obiettivo comune di dare risposte concrete a oltre 400.000 lavoratori.
Il Contratto della Sanità: Spunti di Riflessione per il Nostro Futuro
L’ipotesi di accordo raggiunta per il comparto della Sanità dimostra che, quando prevale la volontà costruttiva, i risultati arrivano. Al di là degli aspetti economici, è importante notare le innovazioni normative introdotte: dalla sperimentazione della settimana corta agli strumenti di “age management” per una migliore gestione del personale più esperto , fino a tutele specifiche in caso di aggressioni e a una maggiore flessibilità nella gestione delle ferie.
Questi elementi non devono essere visti come conquiste di un altro comparto, ma come spunti di riflessione e obiettivi a cui anche noi dobbiamo ambire. La contrattazione è, e deve essere, uno strumento per migliorare la qualità della vita lavorativa e l’efficienza dei servizi, e l’accordo della Sanità ci indica una direzione possibile.
Le Sfide Comuni: la Trasparenza Retributiva come Opportunità
Guardando al futuro, l’editoriale del Presidente Naddeo pone l’accento su una sfida che coinvolgerà tutti: l’attuazione della Direttiva UE sulla trasparenza retributiva, prevista per il 2026. Si tratta di un’occasione importante per modernizzare la Pubblica Amministrazione. Non va vista come un mero adempimento , ma come un “vero cambio di paradigma” che, se ben governato, può portare a una maggiore equità e a una valorizzazione oggettiva delle professionalità. Come sindacato, siamo pronti a fare la nostra parte in questo percorso, collaborando affinché questo strumento diventi una reale leva di giustizia sociale e di efficienza.
In conclusione, la nostra posizione è chiara: siamo fermi nel nostro obiettivo di tutelare il potere d’acquisto e la professionalità dei lavoratori delle Funzioni Locali, ma siamo altrettanto convinti che la via per sbloccare la trattativa passi attraverso un dialogo costruttivo e responsabile. È tempo che tutte le parti tornino al tavolo negoziale con rinnovato impegno, per dare finalmente al comparto il contratto che merita.