Colleghe e Colleghi,
in queste ore abbiamo appreso, non attraverso canali istituzionali ma da un articolo di stampa online, di un’ipotesi di riorganizzazione del presidio di sicurezza nel Centro Storico di Genova che, se confermata, avrebbe un impatto significativo sul nostro lavoro quotidiano. Come SULPL, riteniamo fondamentale agire con trasparenza e tutelare i diritti e la dignità professionale di tutto il personale. Per questo motivo, abbiamo inviato una lettera aperta all’Assessora alla Sicurezza Urbana, Avv. Arianna Viscogliosi , e per conoscenza alla Sindaca, Dott.ssa Silvia Salis.
Le Preoccupazioni Nate dalla Stampa
Secondo quanto riportato da un quotidiano online, l’Amministrazione starebbe valutando la fine del modello di “tripartizione” delle zone di vigilanza nel Centro Storico. Questo schema, che vedeva Polizia di Stato, Carabinieri e Polizia Locale operare in aree distinte, verrebbe sostituito da un nuovo modello. La notizia più allarmante, però, riguarda i nuovi compiti che verrebbero affidati in via esclusiva alla Polizia Locale: non solo il presidio del territorio, ma anche la gestione delle delicate questioni legate al decoro urbano, al degrado e, cosa ancora più impegnativa, delle indagini relative ai reati del “codice rosso”.
Il Rischio Concreto: Doppio Lavoro a Parità di Risorse?
La nostra principale preoccupazione, espressa chiaramente nella lettera, è che questa riorganizzazione possa tradursi in un significativo aumento del carico di lavoro senza un adeguato riconoscimento, né in termini di risorse né economici. Il timore, tutt’altro che infondato, è che si chieda alle Colleghe e ai Colleghi di svolgere un doppio lavoro – sommando le nuove e complesse incombenze a quelle ordinarie – a parità di stipendio. Un’operazione che, dietro il pretesto di una riorganizzazione, potrebbe celare la volontà di risparmiare sui costi legati all’ordine pubblico, scaricandoli interamente sulle nostre spalle.
La Nostra Richiesta: Dialogo e Trasparenza
Come Organizzazione Sindacale, abbiamo il dovere di vigilare e proteggere le condizioni di lavoro del personale. Per questo, abbiamo chiesto ufficialmente all’Amministrazione di confermare o smentire tali indiscrezioni. La nostra speranza è che notizie di questa portata, che incidono così profondamente sull’organizzazione del lavoro e sulla sicurezza urbana, non vengano apprese casualmente dalla stampa, ma siano frutto di un confronto preventivo e trasparente nelle sedi opportune.
Qualora le notizie fossero fondate, abbiamo chiesto la convocazione urgente di un tavolo di confronto. È nostra ferma convinzione che decisioni così importanti debbano essere discusse e condivise con chi, ogni giorno, rappresenta i lavoratori sul campo.
Continueremo a monitorare la situazione con la massima attenzione e vi terremo informati su ogni sviluppo. La nostra azione è e sarà sempre improntata alla ricerca del dialogo, ma anche alla difesa intransigente della nostra professionalità e dei nostri diritti.